Scricchiolii nelle liste dopo gli annunci dell'appoggio al centrosinistra

TERAMO – All’indomani dell’annuncio degli appoggi esterni, e non degli apparentamenti ufficiali, qualcosa scricchila all’interno delle liste i cui leader hanno deciso di appoggiare il candidarto sindaco Manola Di Pasquale. Sia Pomante che Cordone sono alle prese con dissidi interni di chi fa sentire la propria voce per dissentire dalla strada intrapresa. E’ il caso dei candidati della lista "Città di virtù" che assieme a quelli di Sinistra PartecipAttiva hanno contribuito alla candidatura di Graziella Cordone che oggi «dissentono con la linea politica del candidato sindaco Cordone« e che intendono esprimere «un proprio giudizio politico», in ordine alla decisione di un gruppo esiguo della lista, di dare «appoggio incondizionato verso la coalizione di centrosinistra». Una decisione che ha lasciato «del tutto sorpresi – scrive il portavoce del gruppo – poiché chi fa della democrazia partecipata un punto fondamentale del proprio programma, non può non tener presente il giudizio politico di quanti hanno sostenuto il candidato sindaco di “città di virtù” in questa competizione elettorale». La lista Città di virtù ha «eletto un consigliere comunale, che nel mantenere fede al mandato ricevuto dovrebbe quantomeno supportare la propria identità politica e nel mostrare coerenza, non esprimere appoggio politico, ma lasciare libertà di voto ai propri elettori». I candidati della lista ritengono che «i cittadini di Teramo non capirebbero la presa di posizione della lista civica “Città di Virtù”, di appoggiare il prossimo 8 giugno il centrosinistra. Noi prendiamo le distanze da queste scelte politiche che non rispecchiano i valori e quanto men i principi politici e morali ispiratori della lista stessa ma anzi frutto di un mercimonio e meretricio politico». Questo in casa Città di Virtù. Sul fronte di Finlamente Pomante, mentre l’esponente di Teramo 3.0, Enrico Melozzi, invita a condividere la decisione di Gianluca Pomante a sostenere Manola Di Pasquale, con il fine di portare alla sconfitta il sindaco uscente Maurizio Brucchi, uno dei candidati più vicini all’avvocato neo consigliere comunale, Federico Carboni, comunica la sua scelta di non appoggiare neè il candidato di centrodestra che quello di centrosinistra. «Non amo e non ho mai compreso la politica del “male minore”  – dice Carboni -. Consiglierei magari di fare un’analisi approfondita del voto, bisognerebbe chiedersi perché i cittadini hanno riposto in noi la loro fiducia: semplicemente perchè ci consideravano l’alternativa a questo sistema ben collaudato e non la "stampella"». Carboni parla di «sottrarsi alla politica delle poltrone»: «Ho scelto con lo stesso vostro coraggio: con coerenza mi dissocio da qualsiasi accordo. Nell’urna esprimerò il mio silenzioso dissenso, consapevole comunque di poter camminare a testa alta».